Comprare azioni Poste Italiane (e vendere): come fare ad investire nel 2023

Poste Italiane la conosciamo tutti. Vogliamo capire se conviene investire in Poste Italiane e se vale la pena comprare le sue azioni. E’ la società italiana che un tempo aveva il monopolio per i pagamenti delle bollette, l’invio di lettere e pacchi.

Poi con la liberalizzazione anche di questo mercato, sono comparse tante società private concorrenti, e la stessa Poste Italiane è stata in gran parte privatizzata, pur preservando lo Stato la Golden share.

Poste Italiane oggi vanta una miriade di servizi finanziari e viene spesso adibita anche per il disbrigo di pratiche burocratiche. Si era perfino pensato di adoperare i suoi uffici anche per la vaccinazione contro il Covid-19. Come non bastassero le file che già si formano fuori alle sue sedi.

Ma essendo Poste Italiane anche quotata in borsa, può rivelarsi un importante asset per il trading online.

Vediamo di seguito come comprare azioni Poste Italiane e se conviene.

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Poste Italiane: chi è

Cos’è Poste italiane? Parliamo di un’azienda italiana adibita ai seguenti servizi:

  • postali
  • bancari tramite il Patrimonio Bancoposta
  • finanziari
  • telecomunicazione
  • telematica pubblica
  • operazioni di riscossione
  • pagamento e di raccolta del risparmio postale

Fondata nel 1862 in regime di monopolio, nel 1998 è diventata un ente pubblico economico, assumendo la forma societaria di S.P.A.

Comprare azioni Poste Italiane

Cinque le divisioni in cui è suddivisa:

  1. Corrispondenza
  2. Espresso Logistica e Pacchi
  3. Bancoposta
  4. Filatelia
  5. Rete Territoriale

Conta altresì 13 Direzioni e Servizi Centrali.

Ecco altri numeri interessanti:

  • 6 aree territoriali coperte
  • 132 filiali
  • 12.845 uffici postali
  • 16 centri di meccanizzazione postale
  • 2.117 uffici di recapito
  • 40.717 addetti al recapito
  • 7.249 sportelli automatici
  • 18 collegamenti aerei quotidiani
  • 33.000 veicoli a disposizione

Quotata nell’indice FTSE MIB della Borsa di Milano, è controllata per il 35% dalla Cassa Depositi e Prestiti e per il 29,3% dal Ministero dell’economia e delle finanze.

❓Dati societariAzienda italiana che si occupa di servizi postali e finanziari.
💳 SettorePagamenti / Banking / Spedizioni
🏢 SedeRoma
📊 QuotazioneBorsa di Milano
👍 TickerPST
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Migliori broker per investire in Poste Italiane

Prima di proseguire con questa guida sulle azioni di Poste vi proponiamo una serie di broker certificati per negoziare sul titolo:

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Poste Italiane: Storia

Le “Poste di Sardegna” dopo l’unità d’Italia diventano ente nazionale tramite legge 5 maggio 1862 n. 604, Nel 1875, invece, furono istituite le casse di risparmio postali, antenate dell’attuale servizio Bancoposta. L’anno seguente arrivano i primi libretti di risparmio postale.

Nel 1889, con regio decreto, la Direzione Generale delle Poste e Telegrafi fu scorporata dal Ministero dei lavori pubblici, diventando Ministero delle Poste e Telegrafi.

Durante e dopo la Prima guerra mondiale, quel tragico evento diede una spinta allo sviluppo del servizio postale italiano, grazie all’uso dei francobolli e alle lettere spedite dai soldati ai loro cari. Importanti furono anche le successive versioni celebrative.

Nel 1917 nasce il servizio dei conti correnti postali (anche questi antenati di BancoPosta) e gli assegni postali. Sempre grazie alla guerra furono aperti anche uffici stranieri.

Nel 1924, durante il fascismo, il Ministero delle Poste e Telegrafi fu trasformato in Ministero delle Comunicazioni. Con un certo potere dovuto alla necessità di propagandare quanto faceva il regime. L’anno dopo divenne Azienda Autonoma delle Poste e dei Telegrafi

Sempre quell’anno abbiamo l’introduzione dei “buoni fruttiferi postali”.

Nel 1936 ci fu una profonda riforma del Ministero, accorpando anche le nuove esigenze legate alla telefonia e alla radiofonia.

Dopo la seconda guerra mondiale, Poste italiane incrementa le sue attività finanziarie, oltre ad incorporare anche la nuova attività televisiva.

Nel 1967 fu introdotto il CAP e si riformarono le precedenti disposizioni fasciste.

Negli anni ‘90 le Poste italiane erano profondamente indebitate, oltre ad avere un servizio scadente, soprattutto in tema di recapiti di lettere e pacchi.

A metà anni ‘90 si maturò quindi l’idea a livello governativo che dovesse trasformarsi in una S.P.A., che di fatto portò nel 2001 ad un netto positivo dopo decenni di disavanzo.

Negli anni 2000, importante fu la figura dell’amministratore delegato Massimo Sarmi, la quale spinse molto per la modernizzazione tecnologica.

Sua è anchne l’idea di lanciare un servizio nella telefonia mobile, PosteMobile.

Nel 2010 arriva la PostaCertificat@ (di tipo CEC-PAC), per la corrispondenza di valore legale, anche se il servizio è cessato dopo 4 anni.

Importante fu anche l’introduzione di Postepay nel 2003, preferita soprattutto dai giovani e da chi fa un uso non continuativo della carta.

Il conto BancoPosta ha invece sostituito il vecchio servizio di conto corrente.

Dove comprare e vendere azioni Poste Italiane

Quali sono le migliori piattaforme per investire sulle azioni Poste italiane? Vediamole di seguito.

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Grafico Azioni Poste Italiane

Ecco la quotazione in tempo reale di Poste italiane:


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Competitors di Poste Italiane

Dato che Poste italiane si propone sia nel settore delle consegne sia nel settore finanziario, deve fronteggiare due tipologie di di concorrenti. Vediamoli di seguito.

Concorrenti Poste italiane nelle consegne

Sebbene il mercato italiano si sia molto diversificato per effetto della liberalizzazione di questi anni, Poste italiane mantiene ancora una ottima posizione nelle consegne di lettere e pacchi. Può essere comunque insediata da:

TNT

Corriere espresso e operatore logistico internazionale di origini olandesi, è operativa in 63 paesi diversi e distribuisce merce di ogni tipologia in tutto il mondo. Sia su gomma che per via aerea.

UPS

Storica compagnia americana di trasporto pacchi e spedizioni internazionali, è terza al mondo per merce trasportata e ottava per flotta aerea posseduta.

FedEx

Altra compagnia americana, è una società di trasporto specializzata in spedizioni espresse con servizi overnight di posta e plichi, in trasporti via terra, trasporti aerei e servizi logistici.

Questi alcuni numeri della società:

  • 400mila collaboratori
  • 160mila veicoli
  • 657 aerei (il che la rende la terza flotta mondiale
  • volume di affari che supera i 20 miliardi di dollari annui

DHL

Compagnia di trasporti tedesca che offre trasporto internazionale di merci e contratti logistici. E’ stata acquistata da Deutsche Post nel 2002.

Vanta diverse sponsorizzazioni, nel calcio, nel rugby, nel volley e nella formula uno.

Bartolini

BRT S.p.A. è controllata per l’85% da La Poste attraverso DPD. Dedita al trasporto nazionale su gomma e logistica, all’estero invece poggia sulla collaborazione di network esteri.

In Italia è presente con 195 filiali. Poste rilevò il 20% delle azioni nel 2000 per poi disimpegnarsi dall’investimento.

Concorrenti Poste italiane nei servizi finanziari

Riguardo i servizi finanziari, Poste italiane deve vedersela con importanti realtà bancarie. Quali.

Unicredit

Secondo gruppo bancario dopo Intesa Sanpaolo, UniCredit è comunque presente in molti paesi europei operando sotto altre denominazioni. Tra cui:

Germania

Austria

Ungheria

Repubblica Ceca

Slovacchia

Bulgaria

Romania

Croazia

Bosnia ed Erzegovina

Serbia

Slovenia

Russia

BNL

Con i suoi circa 2,5 milioni clienti privati, 130mila tra piccole imprese e professionisti, oltre 33mila tra imprese ed enti, il gruppo insidia Poste con i suoi servizi.

Non è però più italiano, essendo stato rilevato dalla francese BNP Paribas nel 2006.

Banco BPM

Terza banca dopo Intesa Sanpaolo e Unicredit, è presente soprattutto in tre regioni del Nord:

  • Lombardia
  • Piemonte
  • Veneto

Per un totale di oltre 1.700 filiali, quasi 22mila dipendenti su base nazionale. La Lombardia resta quella dove è più presente, con il 15 percento sul totale.

Mediobanca

Nome completo: Mediobanca Banca di Credito Finanziario, è nata nel 1946 per iniziativa di Raffaele Mattioli e di Enrico Cuccia (diventato famoso grazie a Striscia la notizia, che ne derideva il silenzio e l’austerità mentre passeggiava).

Banca di livello mondiale, con sedi in Lussemburgo, Francia, Germania, Spagna, Inghilterra, UsaParigi, Madrid, Francoforte sul Meno, Londra, New York.

Rientrano in Mediobanca anche:

  • CheBanca!: che offre servizi bancari esclusivamente online e ad oggi vanta oltre 25 miliardi di euro di capitale ed oltre 865mila clienti, 780 professionisti tra 445 gestori affluent e 335 consulenti finanziari. Infine, 180 totali sono le filiali.
  • Compass: società finanziaria italiana con oltre 180 filiali, specializzata nel credito al consumo, è stata fondata nel 1960.

Banca Intesa Sanpaolo

Primo gruppo bancario italiano, nato dalla fusione nel 2007 dalla milanese banca Intesa e dalla torinese Sanpaolo. Già realtà storiche e prestigiose.

Negli anni, il gruppo ha rilevato altre importanti realtà, ultima in ordine di tempo Ubi Banca. Per approfondimenti puoi consultare la nostra guida su come comprare azioni Intesa Sanpaolo.

MPS

Dopo gli scandali di questi anni, la storica Monte dei Paschi di Siena è stata commissariata nel 2017. Dunque, ad oggi è in stand-by riguardo nuovi prodotti e servizi, appannaggio del recupero della credibilità e della stabilità gestionale.

Entro il 2021 si conta comunque di cederla ad altre realtà e dunque dovrebbe tornare ad essere competitiva.

Conviene comprare azioni di Poste italiane conviene?

Poste italiane ha una solida storia alle spalle, passando dal regime di monopolio alle privatizzazioni brillantemente. Rilanciandosi anche dopo la situazione difficile pesantemente debitoria degli ultimi anni del secolo scorso, complici i tanti abusi e lottizzazioni politiche made in Italy.

I servizi di consegna sono nettamente migliorati, mentre i servizi finanziari sono molto competitivi.

Detto della concorrenza, comunque molto agguerrita su entrambi i fronti, Poste italiane è stata affondata in borsa dal Covid-19, sebbene si sia sostanzialmente già ripresa e stia toccando di nuovo i livelli pre-Pandemia.

Inoltre, per il futuro ha grandi ambizioni, come il piano “Deliver 2022”, il quale andrà a coinvolgere 6 settori:

  1. Integrità e trasparenza
  2. Supporto al Paese e alle comunità locali
  3. Sviluppo delle persone
  4. Finanza sostenibile
  5. De-carbonizzazione beni immobili
  6. Customer experience

Tra le tante cose previste, ricordiamo le 20 milioni di ore destinate alla formazione dei suoi collaboratori al fine di implementare i servizi ai clienti.

Non è possibile fare previsioni accurate sul titolo. Fate le vostre ricerche e valutazioni personali. Ecco alcuni dati aggiornati sul titolo.

Ecco i dati aggiornati sul titolo:

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Comprare azioni Poste Italiane: FAQ

Conviene comprare azioni Poste Italiane?

Dopo il difficile 2020 causa Covid-19, il titolo sta dando segni di ripresa, pur non mancando nuove ricadute. Ma ormai il titolo si sta avvicinando agli 11 euro che vantava prima del Covid-19. Oltre alla storia solida alle spalle, è proiettata al futuro con ambiziosi progetti. Non possiamo dire se conviene comprarlo, fate le vostre analisi.

Come comprare azioni Poste Italiane?

Conviene farlo tramite il trading CFD, poiché ti permette di posizionarti sia long che short. Quindi guadagnare, ovviamente previa corretta previsione, sia quando il titolo sale che quando il titolo scende.

Quali sono i migliori broker per comprare e vendere azioni Poste italiane?

Le migliori piattaforme per farlo sono eToro e Plus500.

Azioni Poste Italiane: riepilogo

Conclusioni

Poste Italiane è, come noto, una S.P.A. a maggioranza pubblica impegnata nel settore del recapito postale e dei servizi finanziari.

Operativa in regime di monopolio fin dall’Unità d’Italia, negli anni ‘90 del secolo scorso è stata oggetto di profonde riforme, anche in virtù del pesante debito che si portava sulle spalle.

Il titolo è crollato in Borsa in seguito al Covid-19, ma nel giro di circa un anno è tornato di nuovo sui livelli pre-pandemia e quindi conviene comprare azioni Poste Italiane ancora una volta.

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Tutte le piattaforme sono dotate di licenza e regolarmente autorizzate.

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