Credit Default Swap (CDS): cosa sono e come funzionano

Dopo la crisi finanziaria hanno fatto la propria comparsa sul mercato i Credit Default Swap (CDS), che hanno indebolito i bilanci delle più grandi banche statunitensi.

È stata Jp Morgan la prima banca ad emettere il primo Credit Default Swap (CDS) nella seconda metà degli anni Novanta.

Da allora questi strumenti appartenenti alla categoria dei derivati sul rischio di credito sono stati ampiamente criticati dagli analisti e dagli esperti del mondo della finanza per il loro uso speculativo.

Il ricorso eccessivo a questi strumenti speculativi abbia giocato un ruolo rilevante nella crisi dei mutui subprime negli Stati Uniti d’America.

Con la crisi greca si è ritornati a parlare di Credit Default Swap, ma cosa sono esattamente? Come funzionano i derivati sul rischio di credito? Dove si comprano i CDS? Come investire con i derivati?

Ecco tutte le domande che sorgono a tutti i potenziali investitori che sono alla ricerca di informazioni sui Credit Default Swap.

Molti analisti stanno utilizzando le piattaforme per investire online su vari asset. Ad esempio si può utilizzare Degiro(trovi qui il sito ufficiale) per negoziare grazie agli utili strumenti di investimento.

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Cosa sono i Credit Default Swap

I Credit Default Swap (CDS) sono un contratto swap con il quale il detentore di un credito si impegna a trasferire il rischio di credito e a pagare una somma periodica a favore della controparte (protection seller), che assume il rischio di credito.

Credit Default Swap

Ricordiamo, ed è molto importante, che le due parti coinvolte nel contratto swap possono anche non avere alcun rapporto di credito. Il sottostante del contratto è rappresentato dal merito creditizio, ovvero l’affidabilità economico-finanziaria.

In altre parole, i CDS sono uno strumento ovvero un’assicurazione su un evento della parte creditrice.

Nonostante sia uno strumento simile al credit Default Option, se ne differenzia in quanto i pagamenti sono periodici e non è previsto un premio iniziale.

❓ Cosa sonoContratti swap con il quale il detentore di un credito si impegna a trasferire il rischio di credito e a pagare una somma periodica a favore della controparte (protection seller), che assume il rischio di credito
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Come funzionano i CDS

Tutti noi abbiamo visto il film “The Big Short”, “la Grande Scommessa”, che ha messo in risalto l’aspetto speculativo dei Credit Default Swap (CDS). La domanda centrale che tutti noi ci poniamo è la seguente: “Come funzionano i Credit Default Swap?”.

Questo contratto è una tipologia di swap, ovvero un’operazione di natura finanziaria attraverso la quale due parti si scambiano flussi monetari e si impegnano a compiere un’operazione inversa ad una certa data predeterminata contrattualmente.

Il protection buyer (il creditore) ha l’esigenza di proteggersi dal rischio di credito del reference entity (il debitore) e stipula un’assicurazione con il protection seller (terzo soggetto).

Il protection seller svolge il ruolo di compagnia d’assicurazioni e paga l’ammontare assicurato al protection buyer in caso di credit event, ovvero nel caso in cui si verifichi il default del soggetto debitore. Il protection buyer si impegna per tutta la durata del contratto a pagare i premi assicurativi al terzo soggetto (protection seller), che svolge il ruolo di assicuratore.

Come si può comprendere dal funzionamento del Credit Default Swap, si tratta di una vera e propria polizza assicurativa come quella che stipuliamo con la compagnia assicurativa per l’automobile o per la moto o per il rischio decesso (polizza vita).

Credit Default Swap: un Esempio

Dopo aver compreso il funzionamento del Credit Default Swap facciamo un esempio concreto mutuato dal mondo della finanza per avere le idee più chiare.

Si prenda come esempio un investitore che detenga nel proprio portafoglio investimenti una serie di pacchetti di bonds di diversi emittenti che hanno un rating BBB.

I pacchetti di bonds detenuti nel portafoglio dell’investitore producono un flusso di incassi pari a 80.000 euro e, data la probabilità di insolvenza degli emittenti, il soggetto investitore vorrebbe proteggersi dal rischio di insolvenza e stipulare un Credit Default Swap.

In altre parole, l’investitore mira a pagare un premio assicurativo annuale per avere la certezza che la controparte effettui un versamento pari all’importo non incassato nel caso in cui si verifichi l’inadempienza degli emittenti BBB.

Protection Buyer e Protection Seller

Parlando del funzionamento del contratto Credit Default Swap abbiamo fatto menzione di due figure: Protection Buyer e Protection Seller.

Chi sono e quale ruolo hanno nello swap?

Il Protection Buyer è il creditore che sente la necessità di proteggersi dal rischio di credito del soggetto debitore. Il Protection Buyer mira a coprire una posizione rischiosa presente nel proprio portafoglio investimenti.

La controparte dell’operazione di copertura è rappresentata dal Protection Seller, ovvero colui che acquista il profilo di rischio/rendimento di un sottostante (reference asset) dalla controparte.

Il Protection Seller corrisponde alla controparte il valore contrattualmente definito dello strumento finanziario al netto del valore di mercato.

Dove si comprano e vendono i CDS?

I Credit Default Swaps (CDS) non vengono acquistati e venduti nei mercati finanziari regolamentati. Questi strumenti sono compravenduti nei mercati OTC, ovvero nei mercati Over The Counter.

Si tratta di mercati paralleli dove le negoziazioni non rientrano nelle dinamiche ufficiali del mercato borsistico. Le contrattazioni avvengono in maniera informale tra le parti e le condizioni contrattuali possono essere personalizzate ed adattate alle esigenze di ciascun cliente.

ISDA (International Swaps & Derivatives Association)

L’ISDA è stato creato a causa delle sfide che il crescente mercato dei derivati pone alle istituzioni finanziarie.

L’International Swaps and Derivatives Association (ISDA) è un’organizzazione commerciale privata i cui membri, principalmente banche, operano nel mercato dei derivati OTC. Questa associazione aiuta a migliorare il mercato dei derivati over-the-counter (OTC) negoziati privatamente, identificando e riducendo i rischi in quel mercato.

Per trent’anni è stato utilizzato l’accordo quadro ISDA come modello per stipulare un obbligo contrattuale per i derivati, creando una struttura di base e una standardizzazione.

Le tre aree di lavoro dell’International Swaps and Derivatives Association (ISDA) sono ascrivibili alle seguenti:

  • Riduzione del rischio di credito di controparte
  • Miglioramento dell’infrastruttura operativa dell’industria dei derivati
  • Maggiore trasparenza

L’ISDA è stato creato per fare chiarezza all’interno del mercato dei derivati, consentendo così un’ulteriore crescita sana e genuina.

L’ISDA è responsabile della creazione e del mantenimento dell’ISDA Master Agreement, che viene utilizzato come modello per le contrattazioni tra un dealer e la controparte che intende concludere un’operazione in derivati.

Cosa sono i derivati

Come abbiamo accennato i derivati sono degli strumenti finanziari che derivano il proprio valore da altri asset o attività sottostanti. Nell’economia e nella finanza globale i derivati hanno assunto un ruolo sempre più rilevante. Il valore dei derivati “deriva” dal valore di altri strumenti finanziari. Il sottostante (underlying asset) è il bene o il titolo la cui quotazione conferisce il valore al derivato. I derivati espletano una duplice funzione: assolvere ad una finalità speculativa ed espletare ad una finalità di copertura o di protezione da un rischio di mercato.

Come investire con i derivati

Per investire con i derivati è buon consiglio affidarsi ad una società di consulenza e di intermediazione finanziaria che conosca le caratteristiche di questi strumenti finanziari.

Bisogna sapere che il prezzo di investimento iniziale dei derivati è relativamente basso ed il costo di transazione è relativamente contenuto. Inoltre, i contratti dei derivati sono personalizzabili e sono in grado di soddisfare le esigenze di qualsiasi investitore.

Migliori piattaforme per investire sui derivati

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Credit Default Swap

Conclusioni

I Credit Default Swaps (CDS) sono strumenti che vengono scambiati sul mercato Over The Counter (OTC) e non sul mercato finanziario regolamentato.

Un investitore può acquistare il credit default swap di un’entità credendo che sia troppo basso o troppo alto e tentare di trarne profitto stipulando un’operazione.

Il venditore è considerato long sui Credit Default Swaps e sul credito, mentre l’investitore che ha acquistato la protezione è percepito come short sui Credit Default Swaps e sul credito. Inoltre, i credit default swap sono utilizzati per gestire il rischio di insolvenza derivante dalla detenzione dell’obbligazione.

Il finanziere George Soros ha criticato aspramente i Credit Default Swaps in quanto gli svantaggi sono superiori ai vantaggi. Lo stesso Soros ha ammonito più volte questi derivati considerandoli “tossici” e nocivi per il buon funzionamento dei mercati finanziari.

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