Indicatori di trading: come funzionano e come usarli

Gli indicatori di trading sono un’arma fondamentale a disposizione dei traders. Essi lo aiutano a studiare meglio l’andamento dei prezzi degli asset raffigurato sui grafici. Comprenderne gli spostamenti, la consistenza di rialzi e di ribassi. I livelli di supporto e resistenza, ecc.

Sono oltre cento gli indicatori ed oscillatori di trading elaborati da oltre un secolo. Molti si somigliano tra loro, ma nessuno è da solo auto-sufficiente del tutto. Certo, alcuni indicatori di trading sono più esaustivi di altri, ma possono essere sempre abbinati ad altri per ottenere ulteriori rapporti.

Dunque, in questa guida completa sugli indicatori di trading vedremo cosa sono, come funzionano, quali sono i migliori indicatori di trading, quali sono i migliori broker per sfruttarli.

Per fare trading in sicurezza è consigliabile utilizzare le piattaforme di trading CFD. Ad esempio si può utilizzare eToro per negoziare su vari asset finanziari grazie a servizi di copy trading e social trading.

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Che cosa sono gli indicatori di trading

Sostanzialmente, gli indicatori di trading sono formule matematiche e sono adoperati nell’analisi tecnica per, come anticipato nell’incipit, avere un quadro chiaro sull’andamento degli asset in un dato lasso di tempo.

Attenzione però: non dovete fare voi dei calcoli matematici con carta, penna e calcolatrice come ai tempi della scuola. In genere, i migliori broker già hanno gli indicatori di trading incorporati sui grafici. Basta selezionarli e inserire nei campi i valori numerici.

Gli indicatori di trading ci dicono ciascuno una cosa diversa sul prezzo di un asset. Per esempio, la consistenza di un trend in atto. Oppure, se esso sta per cambiare direzione. E così via. In questo modo, potremo capire come posizionarci ed ottenere il massimo profitto possibile.

Oltre agli indicatori di trading, già abbastanza, ci sono anche altre misurazioni, nonché le conformazioni grafiche.

❓Cosa sonoStrumenti di analisi tecnica che aiutano a definire il movimento del prezzo degli asset sui grafici.
👍 Chi può usarliAccessibile a tutti
📕 Cosa studiareBasi dei mercati finanziari / Analisi dei grafici / Oscillatori di trading
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Indicatori e oscillatori differenze

Quali sono le differenze tra indicatori di trading ed oscillatori di trading? Sebbene anche i secondi rientrino nei primi, qualche differenza c’è:

  • Indicatori: modelli matematici che si possono osservare lungo la tendenza in atto sul mercato senza alcun range predefinito
  • Oscillatori: si differiscono dai primi che si muovono all’interno di un range predefinito, oppure intorno ad una linea, “oscillano” appunto. E ci dicono all’interno di uno stesso lasso di tempo quante volte il prezzo si è mosso

Gli oscillatori pure sono molto importanti, specie per il trading online con i Contract for difference. Dato che anche piccole oscillazioni, al rialzo o al ribasso, possono essere sfruttare posizionandosi long o short.

Gli indicatori di trading possono essere utilizzati per qualsiasi asset, dato che a noi non interessa la natura di quest’ultimo, ma dobbiamo focalizzarci sul prezzo e i suoi movimenti.

A noi interessa predirli per posizionarci nel migliore dei modi.

Caratteristiche dei migliori indicatori in analisi tecnica

Per comprendere le caratteristiche degli indicatori di trading, possiamo dividerli in tipologie.

Indicatori leading

Traducibili in italiano come indicatori “che guidano” o “primari”, si basano sull’identificazione delle tendenze, la loro formazione e il loro verificarsi.

Vengono utilizzati per anticipare il cambiamento del trend, allo scopo di aprire e chiudere posizioni di mercato in previsione dei nuovi andamenti.

Si fanno preferire per la loro capacità di anticipare l’inizio di un trend offrendo segnali operativi chiari. Ma occorre stare molto attenti anche ai “falsi segnali” che producono.

Si parte da un’analisi del prezzo di mercato che parte a sua volta dallo storico dei prezzi. E’ bene però sempre ricordare che il mercato non si muove sempre nella medesima maniera, sebbene esistano dei cicli di mercato che si ripetono.

Per evitare di incappare in falsi segnali, è sempre bene incrociare più dati provenienti da altri indicatori. Per avere conferme o smentite.

Indicatori Lagging

Questa tipologia di indicatori individua i trend già formati o inversioni già avvenute. Risultano essere particolarmente utili dato che rivelano la condizione attuale dei movimenti del prezzo con velocità ed efficienza.

Pure gli indicatori lagging usano i prezzi storici del mercato per fornire dati utili a fare previsioni sull’andamento futuro del prezzo.

Anche in questo caso, però, occorre stare attenti agli errori. Tra i difetti principali, troviamo il fatto che i dati forniti arrivano successivamente rispetto a quando si verificano i cambiamenti di mercato.

Quindi, questo tipo di indicatore non è utile per prevedere il mercato, ma solo per analizzare quanto già accaduto. Diciamo che sono utili soprattutto per confermare un movimento del mercato e per capire se il cambiamento di trend è avvenuto davvero o è stato solo un falso movimento.

Tipi di Indicatori di trading quali sono

Quali sono i tipi di indicatori di trading? Possiamo riassumerli in 5 grandi famiglie o categorie:

  1. indicatori di trend
  2. indicatori di volume
  3. indicatori di momentum
  4. indicatori di volatilità
  5. indicatori grafici (come l’Ichimoku)

Indicatori Gratuiti

Per fortuna, gli indicatori di trading sono sempre gratuiti. Almeno che non ci si affidi ad una piattaforma specializzata che offre servizi specifici, dietro pagamento.

Tuttavia, non vale la pena spendere denaro per gli indicatori di trading. La soluzione gratuita può essere individuabile in 2 strade:

  • utilizzare la formula degli indicatori e fare calcoli “a mano”. Strada un po’ scomoda
  • sfruttare gli indicatori presenti sui migliori broker, soluzione migliore per velocità e gratuità

Indicatori che funzionano

Quali sono gli indicatori che funzionano meglio? Riprendendo le categorie prima citate, possiamo individuarli in questo:

1. Indicatori lagging

2. Indicatori leading

Migliori piattaforme con indicatori di trading

Vediamo quali sono le migliori piattaforme con indicatori di trading.

eToro

Il broker eToro richiede un Deposito minimo di 50 euro, ma puoi anche iniziare a provare la piattaforma senza alcun deposito con il Conto demo da 100mila euro virtuali.

Bene dal punto di vista di Commissioni e spread, più bassi di buona parte della concorrenza.

Tra i Servizi offerti spiccano il copy trading, i copyportfolios, il social trading e l’Exchange eToroX

Tante le Licenze vantate da eToro. Vale a dire: CySEC, FCA, ASIC

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FP Markets

FP Markets è un broker australiano, con Deposito minimo di 100 euro.

Il Conto demo va richiesto tramite apposito link. Commissioni e spread sono inferiori alla media del mercato.

Questi i principali Servizi offerti: trading automatico, MT4 e MT5, assistenza 24×5, autochart.

Quattro le Licenze possedute: CySEC, FCA, ASIC, CNMV, BaFIN

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Capital.com

Il broker Capital.com prevede un Deposito minimo di soli 20 euro per il conto base. Mentre il conto demo è di 1000 euro virtuali, cifra bassa per abituare il trader alla parsimonia.

Commissioni e spread sono particolarmente convenienti, con alcuni cambi valutari che toccano gli 0.0 pips.

Per quanto riguarda i Servizi, qui troviamo: app Investmate, intelligenza artificiale integrata alla piattaforma, Glossario, +70 indicatori di trading

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Lista dei migliori indicatori di trading

Vediamo ora quali sono i migliori indicatori di trading.

RSI

Acronimo di Relative Strenght Index, è l’indicatore tecnico di Momentum più accreditato.

Viene adoperato per individuare le fasi di ipercomprato e ipervenduto dei mercato e viene molto usato soprattutto nel Forex.

Calcola la forza relativa, come dice lo stesso nome dell’indicatore. Infatti serve per esprimere la forza o la debolezza di un certo strumento finanziario basandosi sul suo andamento passato.

L’RSI misura la velocità e l’entità della direzione dei movimenti di prezzo. Si muove in un range tra 0 e 100 ed esprime una fase di ipercomprato quando il valore che emerge è superiore a 70. Mentre è in una fase di ipervenduto quando il valore numerico che emerge è inferiore a 30.

Trend line

Funzionano in modo molto simile a supporti e resistenze poiché generano segnali basati sul breakout dei prezzi.

Le trend line sono le linee di tendenza nel senso che vengono tracciate sulle tendenze per capire se sono effettivamente in atto. O sono giunte al termine.

Le linee possono essere di tendenza rialzista o ribassista basate su massimi e minimi crescenti o decrescenti dei prezzi. L’inversione si verifica quando la tendenza si rompe e può dare vita ad inversioni.

Medie mobili

Si tratta dell’indicatore di trading più semplice che c’è e può essere considerato tra i primi emersi.

Le medie mobili servono per seguire l’andamento del mercato e le sue tendenze. Aiutano il trader a scegliere il momento migliore per aprire o chiudere un eseguito di mercato. Sono rappresentate da algoritmi.

Perché si chiamano medie mobili? Media indica la media di un certo numero di valori matematici, mentre Mobile indica il fatto che si tratta di linee in costante aggiornamento e movimento.

Le medie mobili si basano sull’andamento storico del prezzo di un asset e ci fanno capire cosa sta succedendo. e ci parlano del suo presente

MACD

Acronimo di Moving Average Convergence Divergence è tra i più diffusi e si compone a sua volta di medie mobili. E’ utile per mostrare la loro convergenza e divergenza.

Ancora oggi è un indicatore molto popolare, giacché è in grado di offrire numerosi segnali operativi di grande efficacia.

Il MACD indica il momentum e la sua durata, giacché è come se si trattasse della combinazione di due indicatori di tipo diverso:

  1. due medie mobili esponenziali di diversa durata per comprendere il trend
  2. la differenza tra le due medie mobili espressa dalla cosiddetta MACD Line e individua così un istogramma che oscilla intorno a un epicentro con valore zero. Tale istogramma ci fornisce informazioni utili relative al momentum di un asset di mercato

Pivot Point

Parliamo di modelli di analisi tecnica che funzionano in maniera identica a supporti e resistenze. Con la differenza che non sono tracciati dai traders, ma appaiono sul grafico in base a calcoli matematici effettuati in precedenza.

Supporti e resistenze

Si tratta di quei livelli di prezzo che, al rialzo o al ribasso, un trend non riesce a sfondare.

In genere, quando una resistenza viene valicata, si ritiene che stia per partire un trend sostenuto, quindi in molti si posizionando long. Tuttavia, anche qui possono esserci falsi segnali e magari poco dopo il prezzo riprende la discesa. Quindi si avrà comunque una nuova resistenza da violare e potrebbe anche volerci molto tempo affinché ciò accada (anche molti anni).

Stesso discorso per il supporto, solo che si parla di trend negativo al ribasso. Anche in questo caso, si teorizza che possa iniziare un trend ribassista consistente e sfruttabile posizionandosi short. Ma il trend potrebbe anche riprendere a salire.

Bande di Bollinger

Le bande di Bollinger sono un must nell’analisi tecnica.

Misurano la volatilità dei mercati, vale a dire la forza e la partecipazione ai movimenti di prezzo degli asset.

Le bande di Bollinger aiutano ad individuare le fasi di ipercomprato e ipervenduto del mercato. Ci dicono quando si muoveranno i prezzi di mercato e se una tendenza sta per giungere al termine.

Le bande di Bollinger, peraltro ideate in tempi relativamente recenti (nel 2002) hanno anche più modalità di uso.

ADX

Acronimo di Average Directional Index viene considerato tra gli indicatori di trading più famosi e più semplici da usare. Utile per misurare la forza di un trend. Avvisa il trader quando sta perdendo la propria forza, quando si congestiona o si crea una fase laterale.

Anche l’indicatore ADX viene utilizzato soprattutto per il Forex, ma è comunque adattabile anche per altri mercati.

E’ anche utile per capire le intenzioni degli investitori individuando eventuali inversioni.

Si compone di pochi elementi, ma ben chiari e strutturati. E ciò lo rende anche facile da interpretare.

E’ composto da 2 linee che ci consentono di seguire il movimento:

  • Positive Directional Indicator
  • Negative Directional Indicator

Ichimoku

Questo indicatore di trading calcola le medie mobili in maniera differente rispetto alla norma. Presentando un trend spezzato, invece che lineare ed armonico.

Qualora l’inclinazione sul grafico appare ripida indica un’elevata velocità di crescita dei prezzi. Altrimenti, qualora apparisse piatta, segnalerà un consolidamento in quell’area di prezzo.

La linea Chikou, definita anche “linea ritardata” ripropone l’andamento passato del prezzo anticipando 26 periodi sul grafico.

Attraverso le “candele” dei prezzi in corrispondenza di questa linea, possiamo capire se il trend è in una fase rialzista, ribassista o laterale in uno stesso mese.

Gli ultimi due elementi a cui dà vita formano la Kumo. Ci aiutano ad individuare:

  • aree di resistenza (se la Span B segna il limite superiore)
  • aree supporto (se è la Span A a delimitare la parte superiore della nuvola)

Per conoscere lo stato attuale del trend selezionato, occorre osservare dove si collocano i prezzi rispetto alle nuvole del grafico.

Indicatori di volume trading

Per comprendere appieno questo indicatore, occorre prima capire cosa sia un volume di trading. Esso rappresenta l’ammontare dell’attività di trading che si verifica durante un dato intervallo, indipendentemente dal prezzo.

Come va interpretato? Quando i livelli di volume si muovono sopra la loro media, indica un rafforzamento di un trend o una conferma della direzione.

I trend più forti si verificano spesso in contemporanea all’aumento di volume. E’ l’aumento del volume stesso che può portare ad ampi movimenti di prezzo.

Gli indicatori di volume più utilizzati sono:

  • OBV (On Balance Volume)
  • Money Flow Index
  • Money Flow Chaikin

Come usare gli indicatori nel trading online: Video

Vi segnaliamo per completare un video che abbiamo realizzato per spiegare come usare questi indicatori per individuare i trend sui grafici:

Indicatori di trading: le domande frequenti

Cosa sono gli indicatori di trading?

Si tratta di calcoli algebrici che aiutano a definire il movimento del prezzo degli asset sui grafici. Ce ne sono molti, tra i quali molti si somigliano. Vanno usati di concerto per avere una visione più ampia dei grafici.

Conviene usare gli indicatori di trading?

Certo. Sono uno strumento prezioso giacché ci aiutano a capire quali sono i movimenti dei prezzi in atto, lo storico e dove stanno andando.L’uso di concerto di più indicatori ci aiuta ad avere delle conferme ed evitare falsi segnali.

Quali sono i migliori broker per utilizzare gli indicatori di trading?

Puoi provare eToro, Capital.com e FP Markets.

Indicatori di trading

Conclusioni

Gli indicatori di trading sono formule matematiche e sono adoperati nell’analisi tecnica per, avere un quadro chiaro sull’andamento degli asset in un dato lasso di tempo. Infatti, vanno usati di concerto per avere conferme e non incappare in falsi segnali.

Esistono oltre 100 indicatori di trading, sebbene siano raggruppabbili in poche famiglie:

  • Indicatori di trend
  • Indicatori di Volume
  • Indicatori di Momentum
  • Indicatori di volatilità

Puoi sfruttarli su broker sicuri. I quali offrono, tra le altre cose, anche dei conto demo per testare la bontà degli indicatori.

Per iniziare a fare trading online in modo efficace, è importante acquisire esperienza con un buon conto demo. Qui di seguito vi presentiamo i link ufficiali delle migliori piattaforme di trading che offrono conti demo gratuiti e illimitati:

Tutte le piattaforme sono dotate di licenza e regolarmente autorizzate.

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