ETF crude oil: cosa sono e come investire

Cos’è ETF crude oil? Come investire su ETF crude oil?

Il Petrolio, si sa, fa muovere il Mondo. E per quanto si sia spesso detto che sia una fonte energetica in esaurimento e che si stanno trovando fonti energetiche alternative, alla fine è ancora la principale. E chissà per quanto.

Il petrolio, però, è anche un asset sul quale investire in Borsa. Sfruttando i rialzi o i ribassi del prezzo. I fattori che influenzano il prezzo di questo asset sono vari.

Su tutti, ovviamente, quelli legati all’andamento dell’industria. In quanto è la fetta di domanda principale, seguita da quella relativa alle automobili.

Poi ci sono i fattori geopolitici, legati ai sistemi politici vigenti in uno stato produttore di petrolio. Pensiamo ai colpi di Stato, col dittatore di turno che decide di nazionalizzare la produzione di petrolio e imporre determinati prezzi. Del resto, molti dei principali produttori di petrolio, ha sistemi politici molto fragili e continui cambi al potere. Si pensi ai paesi sudamericani.

Poi ci sono le guerre e le crisi diplomatiche. Il petrolio è spesso la prima casus belli (si pensi a Afghanistan, Iraq o Libia), oltre che la prima cosa che viene ridotta nel corso di un conflitto. Anche nel caso in cui un paese coinvolto in una guerra non sia un paese produttore, ma veda un importante gasdotto passare sul proprio territorio.

Poi ci sono i motivi sindacali, dovuti per esempio agli scioperi di chi lavora in questo settore.

Ed ancora, la scoperta di nuovi giacimenti o la fine di quelli già esistenti. Fattori che aumentano o diminuiscono, a seconda, l’offerta. Con pesanti ripercussioni o benefici sui prezzi.

Infine, ci sono i fattori tecnologici, dovuti alla scoperta di fonti energetiche alternative che possono mettere in discussione l’importanza energetica del petrolio.

Ciò quindi ci fa capire come dobbiamo informarci a 360 gradi se vogliamo investire sul petrolio, proprio perché incidono molti fattori e di diversa natura.

Ricordiamo che il petrolio è una materia prima definita dura, in gergo anglosassone una commodities hard. In quanto la sua estrazione presuppone la trivellazione del suolo. Diversa dalle commodities soft, quelle che invece vengono prodotte sul suolo. Quindi i prodotti agricoli o derivanti dall’allevamento.

Detto ciò, torniamo alle domande di partenza e cerchiamo di capirne di più sugli ETF crude oil. Nonché su dove conviene investire su di essi.

Per fare trading sulle materie prime è consigliabile usare le piattaforme CFD. Ad esempio utilizzando Capital,com si hanno a disposizione strumenti professionali. Si tratta di un broker regomlamentato che permette di fare trading facilmente sulle principali commodities.

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ETF crude oil cos’è

Cos’è ETF crude oil? Partiamo col dire che ETF è un acronimo, come intuibile, stante per “Exchange-Traded Fund“. Si tratta di asset immaginabili come le azioni, quindi oggetto di compravendita. Aprendo tanto posizioni long (ossia rialziste) che posizioni short (quindi ribassiste).

Rispetto ai tradizionali ETF Petrolio, gli ETF crude oil seguono il prezzo del petrolio e dunque non seguono l’andamento dei titoli azionari legati al settore.

Tuttavia, esiste una differenza tra azioni ed ETF. Le prime rispecchiano l’andamento di una singola società quotata in Borsa. Il secondo, invece, rappresenta l’andamento di un intero comparto industriale. E, in taluni casi, perfino l’andamento dell’economia di un intero Paese o di un intero mercato.

Gli ETF non fanno altro che replicare l’andamento di un indice (ovvero di un benchmark di riferimento). Per indice per esempio, intendiamo i famosi indici azionari, che servono proprio per valutare l’andamento del mercato azionario. Se quindi volete andare ad investire su un indice azionario, e quindi su un intero settore di mercato, potreste investire sugli ETF.

Per il resto, gli ETF crude oil sono scambiati su un normale mercato azionario. Pertanto, oggetto di trading ordinario da parte del trader in quando sono degli ETF sul petrolio.

Essi seguono il benchmark di riferimento per la loro quotazione in borsa.

Cosa sonoFondi quotati, vale a dire una particolare categoria di fondi, le cui quote possono essere negoziate in Borsa proprio come avviene nel normale mercato azionario. Seguono il prezzo del petrolio e dunque non seguono l’andamento dei titoli azionari legati al settore.
💰CaratteristicheFondi a gestione Passiva / Commissioni basse / Rischi contenuti
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ETF crude oil tipi

Quali sono i i tipi di ETF crude oil? I principali sono i seguenti:

  • ETF petrolio short: ideali per chi vuole andare short e investire quindi sui cali di prezzo quotidiani
  • ETF petrolio long: ideali per chi vuole investire sul lungo periodo, puntando ai rialzi di prezzo
  • ETF petrolio a leva: moltiplica i profitti oltre quanto si è realmente puntato. Tuttavia, occorre usare questo strumento con parsimonia, non a caso viene definita “arma a doppio taglio”. In quanto, come moltiplica i profitti, moltiplica anche le perdite
  • ETF petrolio WTI (punta al mercato petrolifero americano, soprattutto texano)
  • ETF petrolio Brent (punta sul mercato inglese/europeo, in particolare il petrolio proveniente dal Mar del Nord)
  • ETF petrolio hedged (copre il rischio di cambio data della quotazione del petrolio in dollari americani)
  • ETF sui derivati del petrolio (si pensi alla benzina, quindi a tutti quei prodotti che vengono prodotti dal petrolio).

Piattaforme per investire sul petrolio

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ETF crude oil: come funzionano

Come funzionano gli ETF crude oil? Sostanzialmente, si tratta di un fondo che consente di investire sui movimenti di prezzo del petrolio. Sia al rialzo, quando il prezzo dell’asset è in una fase di rally rialzista. Ma anche al ribasso, nei momenti di discesa e di crisi. Si tratta di investire in Borsa su società legate a questo settore.

Il loro funzionamento è pensabile come quello di tutti gli altri asset quotati in Borsa. Il loro prezzo sale e scende, come quello di qualsiasi asset. In quanto proprio essi contengono un insieme. Nella fattispecie, il petrolio.

Si tratta quindi di una media di andamenti degli asset sottostanti. Quindi, ha il doppio vantaggio da un lato di perseguire la diversificazione degli investimenti, non puntando solamente su una singola società petrolifera per esempio. E dall’altro, pondera i rischi in quanto si tratta come detto di una media.

L’ETF sul petrolio investe direttamente sul petrolio fisico o sui contratti derivati. Sarà poi il trader a decidere quanto puntare sull’ETF.

Occorre dire che il prezzo del petrolio è in costante calo dal 2014, dopo già un periodo di crisi dovuto all’ormai ben nota recessione partita nel 2008. Pertanto, molti trader hanno puntato sugli ETF crude oil per andare schort e approfittare dei cali di prezzo quotidiani.

ETF sul petrolio: perché sono importanti

L’asset petrolifero è uno dei classici del trading, insieme alle azioni. Ed uno dei più tradati. Come detto, occorre però valutare i tanti fattori che influenzano il suo prezzo, nel bene e nel male.

Oltre ad essi, occorre anche valutare questi fattori:

Liquidità

ETF crude oil va selezionato così da poter vendere sempre senza dover aspettare. Gli ETF con poca liquidità offrono anche uno spread molto svantaggioso. Il tutto a discapito del rendimento.

Costo

I costi sono quelli di gestione che vanno a sottrarre il rendimento effettivo. E possono essere inclusi in un intervallo tra lo 0.3 e l’1% su base annua. Tra i costi, occorre anche calcolare le commissioni.

Tasse

Importante è anche la scelta del Paese di origine degli ETF. Preferibile sceglierne uno quotato sulla Borsa Italiana. L’attuale tassazione degli ETF li fa rientrare tra i redditi da capitale. In virtù di ciò, il calcolo delle minusvalenze e dei proventi scaturisce dalla differenza tra i prezzi d’acquisto e il prezzo di vendita dell’ETF. Con una tassazione finale del 26% (prima era del 20%).

Prezzi

Valutare il prezzo di acquisto e il prezzo di vendita.

Spread

Valutare quale sia lo spread previsto su ogni singolo trade. Costo ineludibile in quanto rappresenta il profitto del Broker.

Margine iniziale

Prezzo richiesto dal Broker per acquistare una singola unità.

Leva finanziaria

Abbiamo già accennato a questo strumento in precedenza. Le nuove direttive Ue, contenute nel MiFID II diramato ad inizio 2019, prevede che la Leva finanziaria per i trader retail sia di 1:30.

Scadenza

La scadenza di un ETF crude oil riportata in modo chiaro sul contratto stipulato.

ETF crude oil: ecco i broker per iniziare

Fare trading sul petrolio con eToro

Il Broker eToro (clicca qui per il sito ufficiale) è molto conveniente se si vuole investire sugli ETF crude oil. Sono previsti costi e addebiti e spread in linea con quelli di mercato.

eToro offre anche una serie di servizi molto interessanti ed unici sul mercato. Per esempio, troviamo il Social trading, che permette ai trader di restare in contatto tra loro proprio come se fossero su un Social network tra quelli più noti. Possono seguire cosa fanno gli altri e postare a loro volta.

Poi abbiamo il CopyTrader, la possibilità di copiare quanto fanno i trader vincenti. Così da guadagnare quando siamo ancora neofiti. Il cosiddetto copy trading. I trader copiati ci guadagnano a loro volta e sono chiamati Popular trader. Sono selezionabili visionando le statistiche sul loro trading.

Infine, abbiamo i CopyPortfolios, che permettono di investire su interi panieri di asset, selezionati da algoritmi automatici.

Il Broker eToro viaggia ormai verso gli 11 milioni di utenti iscritti e gode di licenza CySEC.

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Prevede 4 tipi di account diversi, la possibilità di fare pratica tramite Conto demo, dispone di una ottima assistenza clienti e di un servizio di social trading oltre a strumenti come Autochartist e Autotrade.

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Migliori ETF crude oil

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Quali sono gli ETF crude oil più importanti? Abbiamo l’ETF OIH Oil Service, il quale replica il “Market Vectors United States Listed Oil Service 25 Index”. Che incarna le performance delle 25 società americane petrolifere più importanti quotate a Wall Street.

A gestire questo ETF ci pensa la Van Eck Corporation e si concentra principalmente sul mercato petrolifero americano. Il quale occupa circa l’80 di questo paniere. Meno del 10% riguarda invece colossi petroliferi non americani.

L’ETF OIH ha peraltro molto successo, se si considera che ogni giorno su di esso vengono investiti oltre 300 milioni di dollari.

Un altro ETF crude oil molto importante è l’ETF USO Oil Fund. Un commodity pool con azioni in accomandita semplice, le cui società sono collocate sul NYSE Arca.

Gli asset che lo compongono sono contratti future come i seguenti:

  • Petrolio crude, light e sweet crude
  • Diesel-heating, gasolio e gas naturale
  • Carburanti basati sul petrolio

L’ETF USO ha la caratteristica di essere molto volatile, dato che si basa sulla fornitura e la domanda di petrolio nel breve termine. Viene quindi preferito per gli investimenti nel breve.

ETF Petrolio: le domande frequenti

Che cosa sono gli ETF Crude oil?

Fondi quotati, vale a dire una particolare categoria di fondi, le cui quote possono essere negoziate in Borsa proprio come avviene nel normale mercato azionario. Replicano l’andamento di aziende che operano sul prezzo del petrolio che fa da benchmark.

Quali commissioni prevedono gli ETF?

Premesso che tutti gli strumenti di trading hanno costi di gestione, usando piattaforme sicure come per esempio FP Markets è possibile operare sugli ETF con commissioni molto basse e spread convenienti.

ETF Crude oil - Riepilogo

Conclusioni

Abbiamo visto come investire sugli ETF Crude oil e quali sono i migliori per iniziare ad operare.

Se volete fare trading sul petrolio potete sfruttare la flessibilità degli strumenti derivati. Per partire è fondamentale operare solo con piattaforme regolamentate e sicure che offrono la possibilità di attivare un conto demo.

Per iniziare a fare trading online in modo efficace, è importante acquisire esperienza con un buon conto demo. Qui di seguito vi presentiamo i link ufficiali delle migliori piattaforme di trading che offrono conti demo gratuiti e illimitati:

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