Il rapporto di cambio tra la moneta unica europea e la divisa inglese si è stabilizzato sopra area 0,90, a pochi giorni dallo storico accordo tra l’UE ed il governo britannico sulla Brexit. Mentre scriviamo il cross EUR-GBP sta guadagnando lo 0,95%, scambiando a quota 0,908.
Dopo un lunghissimo tira e molla, alla vigilia di Natale, il presidente dell’Unione Europea, Ursula Gertrud Von der Leyen, ed il Premier britannico, Boris Johnson hanno infatti ufficializzato l’intesa tra le due parti. Scongiurato, quindi, il temuto “no deal” si sta discutendo chi sia il vincitore e chi il vinto.
I futuri accordi commerciali tra UE e Regno Unito hanno visto sostanzialmente accettate le reciproche richieste, mentre Boris Johnson ed i partiti inglesi sostenitori della Brexit possono sicuramente esultare per aver ottenuto l’intervento di un arbitrato indipendente in caso di controversie. Bruxelles, invece, chiedeva che fosse la Corte di giustizia dell’Unione Europea a svolgere un ruolo diretto nel rispetto degli accordi.
Tuttavia, la Corte di Giustizia UE continuerà ad essere la massima autorità legale per decidere su eventuali controversie che coinvolgeranno l’Irlanda del Nord, che rimarrà un territorio soggetto alle leggi del mercato unico dell’Unione Europea e dell’unione doganale.
Nel corso di un’intervista rilasciata al Daily Telegraph, il Premier Boris Johnson ha però ammesso che Londra non ha completamente ottenuto quella libertà di manovra che avrebbe voluto. Johnson si è comunque preso gran parte dei meriti sull’accordo, sottolineando di essere stato colui che ha reso realmente possibile la Brexit dopo i fallimenti dei primi ministri che lo hanno preceduto. Il testo sull’uscita dalla UE dovrebbe essere discusso dal parlamento britannico il 30 Dicembre e le aspettative sono per facile un’approvazione.
A livello macro, tra le ultime notizie arrivate da oltremanica si segnala il balzo del 16% fatto registrare dal Prodotto Interno Lordo del Regno Unito nel terzo trimestre dell’anno. Battute le attese degli analisti e la lettura precedente, entrambi pari a +15,5%. Ancora negativa la rilevazione del PIL su base annua, che sempre secondo quanto elaborato dall’Office for National Statistics britannico ha evidenziato una contrazione dell’8,6%, ma tuttavia migliore del -9,6% del consensus e della precedente stima.
Molti analisti stanno utilizzando le piattaforme di trading CFD per approfittare di questa situazione . Ad esempio si può utilizzare eToro (trovi qui il sito ufficiale) per negoziare grazie agli utili servizi di copy trading e social trading. Per saperne di più sui servizi del broker eToro clicca qui.
Andamento Cross EUR-GBP sul Breve-Medio Periodo

Dopo aver fatto base in area 0,895-0,90 , la coppia Euro-Sterlina sembra voler puntare nuovamente verso area 0,92, da dove è già stata respinte già per due volte nelle ultime due settimane.
Le quotazioni, come in evidenza sul grafico con time-frame giornaliero, in alto, si sono momentaneamente riportate al disopra delle tre medie mobili di riferimento, a 10-25 e 50 giorni.
I tre suddetti indicatori tecnici passano inoltre su un trading range molto ristretto, compreso tra 0,9028 di EMA 50 (la prima linea dal basso verso l’alto sul grafico) e 0,9046 di EMA 10 (la prima linea dall’alto verso il basso sul grafico). In mezzo, in area 0,9035 transita invece EMA 25 (la linea mediana sul grafico).
La conferma sopra i supporti appena indicati potrebbe favorire un ulteriore test della forte resistenza in area 0,92, oltre la quale le quotazioni del cross EUR-GBP potrebbero balzare in area 0.945-0,95, ovvero su livelli che non si vedono dallo scorso Marzo.
Sotto area 0,90, invece, possibili ricadute prima in area 0,89-0,885, e successivamente verso quota 0,87.
Modello di Trading sul Cambio Euro-Sterlina Valido da 1 a 5 Giorni
Il modello di trading rialzista prende forma in caso di ritorno sopra quota 0,9083 in close oraria e fissa i primi due obiettivi in area 0,9117 e 0,9174; stop loss in caso di ritorno sotto quota 0,9028 in chiusura oraria.
Mantenere o incrementare le posizioni Long in caso di allungo oltre quota 0,9174 in chiusura di candela oraria, per cercare di prendere profitto in prima battuta a quota 0,9195 e successivamente a quota 0,923; stop loss in caso di ritorno sotto quota 0,9083 in close oraria.
Lecito insistere con nuove posizioni rialziste in caso di break-out orario di quota 0,923 per approfittare di possibili allunghi in area 0,9266 e 0,9323 estesi a quota 0,938; stoppare le operazioni in caso di ritorno sotto quota 0,9174 in chiusura oraria.
Consigliata l’apertura di Long sulla debolezza in caso di affondo in area 0,873 per sfruttare eventuali rimbalzi prima a quota 0,8781 e in un secondo momento verso area 0,8848, estesi a quota 0,8903; stop loss in caso di discesa sotto quota 0,865 in close giornaliera.
Il modello di trading ribassista, invece, si attiva con chiusura oraria minore di quota 0,9028 e prevede i primi due target price in area 0,8993 e 0,8937; stop loss in caso di close oraria sopra quota 0,9083.

Mantenere o aumentare l’esposizione ribassista in caso di close orario sotto quota 0,8937 per cercare di prendere profitto in primo luogo a quota 0,8903 e successivamente a quota 0,8848; stop loss in caso di recupero sopra quota 0,9028 in chiusura oraria.
Lecito aprire nuove posizioni corte in caso di rottura oraria di quota 0,8848, per cercare di ricoprirsi in area 0,8814 e 0,8781 estesa a quota 0,873; stop loss in caso di ritorno sopra quota 0,8937 in close oraria.
Suggerita l’apertura di Short speculativi in caso di approdo in area 0,938, per approfittare di eventuali storni in prima battuta verso quota 0,9323 e successivamente in area 0,9266, estesi a quota 0,9195; stop loss in caso di ulteriori strappi al rialzo oltre quota 0,945 in chiusura di candela daily